Trovarsi a cena per parlare di… immondizie, è quasi come andare a mangiare alla Trattoria la Fogna. Ma, anche a far da mangiare si producono rifiuti, in particolare alimentari “umidi”, e a smaltirli in modo adeguato o trasformarli/riciclarli, bisogna pensarci.
Così come gusto meglio il cibo se so che è “naturale”, così come le mie sensazioni del mangiare vanno di pari passo con i sentimenti, per me anche questo aspetto ha la sua importanza. Di carattere generale, di zona, per impostazione della pubblica Amministrazione, perché non è quasi mai possibile, a meno che non si conoscano bene i gestori, sapere come ogni locale risolve concretamente questo problema.
S.Rocco è un paesino accucciato nella sella formata da due collinette, sopra la valle di Pruviniano. Lo vedo dalla terrazza della mia casa, lassù verso le montagne, prima che l'alta Valpolicella cominci a diventare Lessinia.
Il nostro gruppo civico, rigorosamente staccato da ogni partito politico, si è costituito sul tema di fondo della raccolta differenziata dei rifiuti oltre 20 anni fa, perché secondo noi si tratta di un gesto di grande civiltà . Poi siamo andati avanti, pur con persone nuove e altri che si sono stufati, fino ad oggi.
Ogni tanto ci troviamo per fare il punto, stavolta mangiando assieme, che è sempre una bella cosa.
Si chiama al Sole, ma è detta "dal Toro" (pace all'anima sua), che era il macellaio della zona. Lui aveva impiantato su anche la trattoria, rinomata in Valpolicella per i prezzi accessibili e per la notevole qualità della carne e dei primi.
Il locale è nella piazza della frazione. Ristrutturato e rinnovato alcuni anni fa, ha mantenuto però sempre l'impostazione da osteria, con, a fianco del bancone bar, due sale da pranzo da un centinaio di coperti circa. C'è sempre stato, secondo me, un problema di rimbombo che la ristrutturazione non ha risolto del tutto, ma il venerdì sera c'era poca gente e molto gentilmente la proprietaria/cameriera ha riservato a noi dodici l'intera seconda saletta.
Molto bello l'ambiente interno (a differenza dell'anonimo edificio esterno anni 70), con travi di legno chiaro a vista e colori pastello sulle pareti, tra l'aranciato e il verde pisellino, con parti tirate ad encausto lucido sopra i portali di divisione delle due sale, sottotovaglie terra di Siena bruciata e tovaglie a scacchi beige, rosa chiaro, arancio chiaro, qualcuno terra di Siena bruciata. Bella luce chiara con pliques a parete. Piacevole e rilassante. Bagni nuovi e pulitissimi.
Nel 1995 siamo riusciti a far partire la raccolta differenziata e nel 2003 il Ministro per l'Ambiente ha premiato il nostro Comune come il migliore in Italia sopra i 10.000 abitanti. Uso il plurale, in modo improprio, ma sarebbe stato peggio usare il singolare... Lo scorso anno la differenziazione è arrivata all'85%. Ora però, con la nuova Amministrazione c'è qualche problema.
Non ci crederei io stesso se qualcuno me lo dicesse, Ma di antipasto, lassù sui monti del nord, abbiamo mangiato… gnocco fritto! Quello avevano... Ho chiesto che portassero porzioni per sei, per riuscire ad arrivare in fondo, ma la quantità era comunque per dodici. Un paio di gnocchi a testa, grossetti, ben fritti, con sopra una fetta di soppressa locale uno e una fettina di lardo l'altro: squisiti. Poi, in vassoi separati, ci sono stati portati numerosi pezzetti di formaggio Monte della Lessinia, morbido e molto profumato, cipolline messe sott'aceto in casa (lo si vedeva chiaramente dalla conformazione irregolare delle cipolline), olive messe in salamoia, anch'esse probabilmente fatte artigianalmente perché erano molto asimmetriche. Ottimo il tutto, assieme ai panettini che riempivano i cesti di vimini.
Da bere, oltre a sei minerali gasate e naturali, ci sono state portate due bottiglie di Prosecco della cantina Campagnola di Marano, del 2009, 11°. Colore giallo paglierino, perlage medio, sapore asciutto, un po' pepato e con un fondo leggermente asprigno: senza che nessuno si arrabbi, secondo me siamo generalmente poco bravi di fare il prosecco in Valpolicella... non è la zona giusta... Questo, invece di andar giù liscio, se ne stava in bocca e poi in gola...
Abbiamo proseguito quindi con un Valpolicella Classico sfuso della casa, da 12° stimati, sempre dell'anno scorso, meno pretenzioso, non un granchè, ma comunque mediamente godibile (lo fanno di sicuro loro, me lo ha detto la cameriera), due caraffe, da un litro ciascuna mi sembra.
Dal 1998 al 2008 la tariffa rifiuti, in seguito alla raccolta differenziata, da noi è stata diminuita del 45% per una famiglia media di tre persone, a cui si deve aggiungere un mancato aumento inflativo di circa il 30%, per un totale di circa il 75% in meno. Un altro record nel panorama italiano, ma non è stato molto considerato. Infatti, l'anno scorso la tariffa ha ripreso a salire, anche a causa di nuove scelte poco condivisibili sull'organizzazione della raccolta. Perché cambiare quando le cose vanno bene?
Nel bel mezzo della nostra discussione arrivano i primi: strepitosi! Il bis (per tutti) in realtà si trasforma presto in “due primi”, più bis del bis per chi lo desidera, ...tris, ... cinquina, tombola! Delicati tortelloni verdi con ripieno di ricotta e spinaci, grattuggiata di ricotta affumicata e parmigiano, ben amalgamati con il burro. Il tortellone era fatto in casa, con giunture cotte alla perfezione. Veramente molto, molto buoni. Poi: risotto all'Amarone, ben mantecato e aromatizzato, cotto giusto come piace a me, eccellente. Tagliolini con ragù di petto di faraona: non li ho neanche guardati perché avevano i tartufi, ma i miei amici li hanno molto apprezzati, anche a giudicare dai numerosi bis del bis del bis...
Prendiamo secondi per dieci persone, una ragazza niente e un altro prende solo verdura. Io faccio a metà col mio vicino di una tagliata di manzo su letto di rucola e grana. Carne tenerissima e gustosissima (ma lo sapevo), cotta leggermente al sangue, ma non troppo. Perfetta. Quantità di mezza porzione corrispondente ad una intera. Mia moglie, a dir il vero, qualche pezzetto di formaggio lo fa fondere nel tegame assieme alla carne, e a me piace di più, ma non si può aver tutto dalla vita. Altri hanno preso una costatona di manzo, altri costolette di agnello alla brace, altri ancora la fonduta di formaggio, cotto alla moda friulana. Tutti hanno molto gradito.
La quantità delle verdure era notevole e la qualità elevata. In particolare i pomodori ripieni avevano un gusto buonissimo, con un'erba grattugiata sopra che la cameriera ci ha detto essere prezzemolo, ma non ne sono molto convinto, mi sembrava più timo o maggiorana… avrei voluto chiedere alla cuoca… E poi: patate al forno col rosmarino, peperoni con melanzane e zucchini saltati in tegame. Piatti saporiti e stuzzicanti, anche se eravamo alla fine.
I desserts non sono il loro forte, ma si mangiano bene ugualmente. Io ho fatto un sacrificio e ho mangiato mezza fettazza di torta della nonna con pinoli e crema pasticciera. Buona. Altri si sono divisi panna cotta, gelato con i mirtilli e altre cosette che non ricordo veramente: sei desserts in dodici. Poi caffè per chi lo voleva e conto da 293 euro, 24 euro e mezzo a testa, un prezzo buono direi.
Limoncino offerto a tutti quelli che lo volevano. Chi ha messo lì 25 euro, ha fatto saltar fuori la mancia.
Consigliatissimo!!
[joy]
12/06/2010
Caro Carolingio non ti perdi neanche una merenda, con tutti i tuoi impegni
Comunque il tris di minestre è
moooolto interessante...