Non so se vi è mai capitato di avere un locale che attraversa come un filo continuo il corso della vostra vita, quel locale che frequentavate da giovani e poi nel corso degli anni, in età diverse, rimane nelle vostre abitudini, a me è successo con questo wine bar.
Ero bambino, negli anni 70, era il bar che frequentava mio padre, il bar sport, a volte mi ci portava e ho un ricordo vivissimo di allora, Calle di Luca era a doppio senso, in giro c'erano le Fiat 125 e l'Alfa 1750, il centro di Modena era un vero centro, vivo e pieno di cultura, all'epoca c'erano molte botteghe molte librerie e meno negozi di mutande costumi occhiali o quanto altro. Ricordo in particolare il biliardo, ricordo gli attimi in cui potevo approfittare, fra una partita degli adulti e l'altra, e tirare le boccette facendo fuori i birilli , ricordo gli sfottò, mio padre era un " Maruchein" e il suo soprannome era commissario Capece, credo perchè all'epoca ci fosse uno sceneggiato televisivo, gli attuali serial, dove il protagonista assomigliava a mio babbo, ricordo ancora gli urli e le risate delle partite a carte.
Poi passano gli anni e per una serie di coincidenze, di amici, di serate e di bevute, il destino ti porta a rifrequentare un posto, e così nel 2000 ci risiamo, comincio a passare sere su sere e il wine, così lo chiamavamo noi, diventa parte della mia vita, il posto dove ti trovi con gli amici, per me che faccio un lavoro dove la sera finisco tardi, anche un posto dove fare uno spuntino prima di andare a dormire, dove decongestionare un pò la fatica di una serata di lavoro.
Quante nottate passate a parlare del più e del meno col vecchio gestrore, Luca, e con altri amici, davanti a qualche fetta di salame e una buona bottiglia di bolle.
Poi a un certo punto il wine chiude, Giugno del 2009, e di colpo credetemi, mi sono trovato senza il ritrovo, a dover cambiare le mie abitudini a non vedere più tante persone, insomma un mezzo trauma, per uno come me che era diventato un pezzo d'arredo del locale.
Passa l'estate e nell'autunno dell'anno scorso il locale, completamente rinnovato, riapre con una nuova veste, una nuova gestione e un nome nuovo, Calle 9, ma faccio fatica a entrarci, ci metto un pò, ma poi spinto anche dalla curiosità ci vado.
L'inizio non è stato un granchè, ma non per colpa dei gestori, per colpa mia, era come vedere la tua ex in giro in centro col nuovo fidanzato, provavo un senso di disagio, mi sentivo un pò estraneo, anche per colpa di tantissime facce nuove che non conoscevo, non mi filava nessuno e, cosa più fastidiosa, nessuno conosceva le mie abitudini e le cose che desideravo.
Poi piano piano, i titolari, due fratelli, Cristian e Simone, gli attuali gestori, sono riusciti a farmi passare questo disagio e sono tornato ad essere un cliente fisso che ha conosciuto tanta gente nuova, pur ricordando con simpatia e nostalgia la vecchia gestione.
La ristrutturazione è stata fatta bene, il locale è fresco e accogliente, elegante e informale allo stesso tempo, è stato rimosso un alone un pò English che aveva prima e ora lo stile è moderno, alla moda.
Io bevo bollicine, amo gli Champagne e la lista a disposizione è veramente notevole, mi piacciono le birre e anche qui la scelta è molto interessante tra tante piccole produzioni artigianali.
Mangio spesso a tarda ora, il menù è a mio parere accattivante sia di carne che di pesce, Sabato sera ho mangiato una battuta di carne francese con pomodorini capperi e pinoli e ho bevuto un bicchiere di birra artigianale spendendo 20 euro.
E'un food & wine molto frequentato, da tenere in considerazione, sia per un compleanno che per una serata con amici o amiche o amica…
La musica è bella altina, ma l'impianto è buono, la veranda esterna è bella grande e senza auto che passano, ora Calle di Luca è zona pedonale, a parte i fenomeni come me che hanno lo Ztl e parcheggiano davanti al locale, ma del resto buon sangue non mente, sono figlio di mio padre…
Imperdibile!!!
[Reginalulu]
07/06/2010
Bellissima Ste, davvero