Sono andato ieri sera con l'amica "meneldeserto" in questo locale, scelto guardando le recensioni di GustaModena.
Piccolo errore di calcolo del percorso, che ci ha indotti a raggiungere il locale dalla strada Carpi-Novi anziché da quella di Fossoli, facendo in tal modo un discreto tratto di sterrata (comunque con meno buche dell'ultimo pezzo asfaltato).
Arrivo nel parcheggio piuttosto ampio (ancora vuoto). Il locale è un cascinale ben ristrutturato, più ampio dentro di quanto si supporrebbe da fuori; luci soffuse, atmosfera gradevole, gentile la signora che serve ai tavoli.
Apprezzabile il cestino del pane che, oltre a due minipagnottine, contiene un paio di pezzi di focaccia e due pezzettini di pizza al trancio, oltre ad uno di un pane di grano saraceno con erbe fatto da loro. Niente di eccezionale, ma trovo apprezzabile, e segno di una certa attenzione al dettaglio, che sia presente qualcosa di diverso dai soliti grissini o pagnotte industriali.
In aggiunta, nell'attesa dei primi ci sono stati poi portati due pezzettini di fritta con cipolle (apprezzati dalla mia commensale).
Bevende: una bottiglia d'acqua.
Non amando il tartufo (c'è una sezione del menu specifica, così come c'è la possibilità di avere gnocco e tigelle), ci siamo concentrati sui primi (i secondi difficilmente li mangiamo, comunque c'era una discreta lista di filetti di vari tipi, oltre alla segnalazione su una lavagna del filetto di Angus irlandese).
Erano presenti 3/4 primi con pesce, e 7/8 senza. Quelli "normali" sono tendenzialmente accomunati dalla presenza in ognuno di un ingrediente di salume oltre a due di verdure, con delle associazioni in qualche caso un po' curiose e da sperimentare.
Abbiamo optato per strigoli con speck-radicchio rosso e pomodorini, e gramigna con pancetta-fave-pomodorini.
All'arrivo dei piatti (un po' da nouvelle cuisine; piatto enorme con porzione dispersa dentro, non risicata, ma neppure troppo abbondante), la faccia della mia commensale dopo l'assaggio degli strigoli non è stata incoraggiante. Li ho sentiti a mia volta ed ho capito: il radicchio rosso (forse anche per quantità eccessiva) aveva reso il piatto superamaro, e decisamente poco gradevole. Ho assaggiato allora il mio piatto di gramigna: l'impressione non è migliorata: l'effetto è quello di un'insalata di pasta fredda, con gli ingredienti del tutto slegati fra loro... Ci siamo scambiati i piatti, ma l'insoddisfazione è rimasta in entrambi.
La delusione ci ha sconsigliato, come era progetto iniziale, di proseguire con qualcosa di apparentemente sfizioso scelto fra gli antipasti, e abbiamo provato a rifugiarci fra i dolci:
una crema catalana ed una "new sacher".
La mia amica, grande amante della crema catalana, non è rimasta soddisfatta. Il mio dolce era presentato sicuramente bene (foglia di menta, fettina di fragola, crema gialla e confettura rossa decorative...), ma passando oltre l'apparenza il tortino di cioccolato era ordinario, con un rivestimento di mousse/gelato di consistenza variabile e gusto scialbo, delle praline di arachidi ed una ricopertura di cioccolato che, detto da amante del fondente coem me, era infinitamente e sgradevolissimevolmente amaro. Del tutto insoddisfacente.
Conto:
coperto € 2
primo € 7,5
dolce € 5
acqua € 3
Totale per due: 32 euro.
Tirando le somme:
carino il locale e cortese la cameriera; servizio rapido; qualche dettaglio apprezzabile (cestino del pane e frittatina offerta nell'attesa); conto non esoso.
Purtroppo, passando dalla forma alla sostanza, anche se gli ingredienti paiono selezionati bene, le ricette (e/o la loro realizzazione pratica) non sono adeguate, ed il gusto dei piatti, a detta di entrambi è stato proprio deludente.
Da provare il menu gnocco e tigelle, ma primi e dolci per noi sono bocciati.
Poteva andare meglio..
[cibus]
19/04/2009