Il giorno di San Valentino io e il mio fidanzato siamo andati a mangiare alla Locanda del feudo. Entriamo e ci accoglie uno dei fratelli che gentilmente ci chiede i soprabiti e ci fa accompagnare al nostro tavolo, da colui che sarà il nostro cameriere per tutta la serata. Ambiente molto intimo e raffinato, come del resto il nostro tavolo, posto in un angolo con petali di rose sulla tovaglia e una candela bianca che creava atmosfera. Troviamo già sul tavolo un cestino rettangolare con tanti tipi di pane: pane al grano duro, al farro, con semi di papavero, con finocchietto selvatico e due grissini torinesi che scopriremo essere davvero sfiziosi con il secondo piatto. Ci portano il menù e la carta dei vini. Notiamo un menù di degustazione a 38 euro a persona, bevande escluse, e optiamo per quello. Il primo piatto è stato l'entree una crema e misticanza di finocchio con crostini di liquerizia e qualche goccia di olio d'oliva, un sapore delicato che richiama la freschezza dei finocchi e il contrasto azzeccato con la liquerizia. Come antipasto un croissant di pasta sfoglia e formaggio con foglia di spinacio e prosciutto crudo stagionato 60 mesi, Il giusto equilibrio con il formaggio che non sovrasta gli altri sapori e la delicatezza del prosciutto crudo molto dolce e morbido, piacevole l' aggiunta dello spinacio. Dopo circa venti minuti è arrivato il "primo" : Risotto mantecato alla zucca con due fettine intere di pancetta croccante e aceto balsamico tradizionale. Il riso era ben cotto, quindi ne scotto ne troppo aldente, si possono gustare anche dei piccoli pezzettini di polpa e qualche seme tostato della stessa zucca, con sopra la pancetta lievemente croccante e l'aceto balsamico DOC. Nel assaporare questo piatto si sentivano i singoli ingredienti bilanciati fra loro. Dopo circa tre quarti d'ora è arrivato il secondo piatto: Guancia di maiale con il suo fondo bruno, tortino di polenta e patate, radicchi di campo. La carne davvero tenera e molto saporita e il tortino incredibilmente soffice e leggero, nonostante gli ingredienti. Tutti questi piatti accompagnati da un calice di san Giovese nostrano consigliato dal gentilissimo cameriere.
Alla fine ci ha portato il pre dessert: un babà alla ciliegia su un letto di zabaione e sciroppo di ciliegia con una spuma di meriga. riesco solo a dire, fantastico, un vero piacere per il palato. infine ci portano il dessert, selezione di petit four : Rocher, torta Sacher, tartufino, bicchierino di cioccolato fondente con un piano di cioccolato al latte e crema. Veramente molto dolce e gustoso. Abbiamo preso da bere una bottiglia d'acqua naturale, un calice di vino a testa. Niente caffè ne digestivo. Il personale è stato molto cordiale, il posto è molto suggestivo, affascinate il ristorante che si affaccia sul castello nel centro di castelvetro, parcheggio ampio distante un minuto a piedi. La serata è stata stupenda. Ci tornerò sicuramente per degustare altre prelibatezze, unica nota dolente il tempo fra un pasto e l'altro ma è comprensibile vista la serata. Grazie ai due fratelli Rossi per la splendida serata!
Imperdibile!!!
[Reginalulu]
16/02/2012