La premessa è questa: il pomeriggio di lunedì scorso, con sbalorditiva simultaneità, barbe e il mio amico di Milano Lurkitetto (conosciuto anche lui tramite un forum, quindi ho il nickname già pronto) mi informano entrambi, uno via facebook, l'altro via mail, che mercoledì sera – due giorni dopo – si terrà al Combal.0 di Rivoli (celebre ristorante due stelle Michelin) una cena speciale con ospite Piergiorgio Parini dell'Osteria del Povero Diavolo di Torriana (uno dei locali più in crescita di questi tempi, stella Michelin dall'edizione 2011) in cui lui e il padrone di casa
Davide Scabin si alterneranno ai fornelli tra
pesce dell'Adriatico e bue piemontese, con accompagnamento di
tartufo bianco.
Tutti e due gli amici me lo segnalano con un “guarda cosa ci perdiamo”, dopo un primo momento di sconforto mi dico: “un momento, e perché devo perdermelo?” Così telefono a Torriana (il lunedì il Combal è chiuso) per informazioni: sì il numero di partecipanti è stato aumentato e quindi un paio di posti ancora ci sarebbero, però devo confermare entro la mattina successiva.
Comincio un bombardamento di mail e in seguito telefonate esortative a Lurk, normalmente non dovrei faticare molto: sui ristoranti è anche più fanatico di me anche se con minore esperienza dovuta all'età, inoltre ha già apprezzato la cucina di Parini e come me da tempo desidera provare il Combal, però le circostanze vogliono che abbia un progetto da presentare per la settimana successiva e sia via tutto il fine settimana per una cosa organizzata da tempo; ondeggia, nicchia, a seconda del momento sembra prevalere il dovere o il desiderio. Alla fine è il primo a spuntarla, questo significa che devo abbandonare l'idea di andare in macchina e tornare in nottata, MA il fatto è che io il giovedì lavoro di pomeriggio, posso quindi andare in treno, dormire a Rivoli e tornare la mattina dopo con calma; certo: mancherà la compagnia di un complice, in ogni modo la mia presenza è possibile, confermo quindi il posto e mi dedico alla ricerca di un letto, scoprendo ben presto che l'ostello di Rivoli è a breve distanza (almeno il linea d'aria) dal castello che ospita anche il ristorante.
All'inizio è tutto semplice: treno fino a Torino porta Susa, la modernissima metropolitana in direzione Collegno fino quasi al capolinea e poi l'autobus 36 fino a Rivoli; qui però iniziano i guai: sono già le 20:13 e la cena inizia in teoria alle 20:30 e prima devo passare a registrarmi all'ostello, il percorso nel paese è sì quasi tutto per vie chiuse al traffico, ma è anche decisamente in salita, e sopratutto una volta arrivato in cima alla collina e al parco le segnalazioni scompaiono, quindi mi ritrovo al buio senza sapere dove diavolo continui il viale Giovanni XXIII e dove possa mai essere il civico 25, visto che non ci sono case in vista. Dopo un po' di giri in tondo e di maledizioni decido di imboccare il percorso più probabile, e alla fine riesco a giungere all'austero edificio che ospita l'ostello, mi registro rapidamente alla reception, lascio il bagaglio nell'essenziale camera (facendo in tempo a scoprire che nella tradizione più rigoroso non ci sono asciugamani, non ci avevo pensato) e ritorno indietro fino al castello sperando di non arrivare troppo tardi.
[pattyb]
28/11/2011