Tutti gli anni andiamo a carbonara Po con una coppia di amici di Cento in questo periodo in quanto c'è la Tartufesta. Un mega stend gastronomico sotto un tendone di fianco alla chiesa dove si mangia antipasti, primi, secondi a base di tartufo.
Questa volta abbiamo deciso di provare questo ristorante.
Si trova praticamente sull'argine del Po, che in novembre è sempre molto grigio, lo trovo sempre molto lugubre. E' in una vecchia villa di campagna (un rettangolo stretto e lungo) ristrutturata anche esternamente per la metà in cui si trova il ristorante.
La ristrutturazione è conservativa e splendida: le pareti di mattoni sabbiati, i soffitti addirittura a volta solo dipinti di bianco con degli stucchi molto semplici nella parte più alta della volta.
Tovaglie bianche con dei bei tovaglioli colorati. I tavoli non occupati erano sparecchiati e mostravano di essere di un bel legno di noce con sopra un centrotavola colorato.
Noi siamo stati accomodati nella seconda sala, quella con un bel caminetto enorme (non so se funzionante) e con anche un'altra particolarità, quella di avere un vetro pari-pavimento per mostrare che sotto a quella sala ci passa una galleria (ora chiusa) che porta fino alla chiesa. Un cameriere ci ha detto che era la casa di un vescovo nel '600.
Il menù comprende 5-6 scelte di antipasti, primi, secondi al tartufo e 5-6 scelte di antipasti, primi, secondi senza tartufo, ci sono anche piatti di pesce di fiume.
Ho preso un antipasto di salumi e crostini al tartufo (10 euro) buoni (troppo salame, ma quello è un gusto mio personale), un secondo di petto d' anatra con salsa di mosto cotto e cipolla fritta semplicemente divino: l'anatra perfetta e la cipolla con il mosto ristretto... era la morte sua.
Ho assaggiato le tagliatelle al tartufo di mio figlio (18 euro) ottime! veramente saporite e ricche di tartufo grattugiato sopra.
Gli altri hanno preso una lasagnetta al castelmagno e tartufo (18 euro) che mi hanno detto ottima, così come il risotto al pescegatto (12 euro), il risotto alla salsiccia (16 euro) e i gigli ( pasta fatta al torchio da loro) con salsiccia e zucchine (10 euro).
I dolci valevano la pena pure questi: tartufini al cocco (5 euro) e i piatti di dolci assortito (6 euro) composto da un assaggio di sbrisolona con zabaione servito in vaschettina a parte, un assaggio di zuppa inglese e un assaggio di tiramisu: tutti ottimi!
Non abbiamo preso vino, solo acqua naturale e gasata e fanta per i ragazzi.
Per il servizio cortese, la bontà dei piatti che abbiamo mangiato, il bell'ambiente sono più di 4 cappelli, quindi ne do 5.
Faccio presente ai modenesi che questo locale si trova a un'ora di strada da Modena (Canaletto di domenica prima di pranzo) e ai 5 cappelli lo so che corrisponde imperdibile, non mi sembra il caso però di togliere un cappello per la distanza da Modena!
Imperdibile!!!